Regione che si affaccia sul Mar Tirreno e comprende le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. A est il Lazio è dominato dalle catene dei Reatini, dei Sabini, dei Simbruini e degli Ernici dell'Appennino centrale, che si innalzano fino ai 2.216 metri del Monte Terminillo. Sebbene le montagne siano prevalentemente calcaree, le valli e le basse colline del preappennino sono fertili. La parte occidentale della regione è una pianura costiera che si concentra nella Campagna romana e si estende a nord-ovest nella Maremma e a sud-est attraverso le Paludi Pontine (Agro Pontino) fino alle pianure di Fondi e Formia. A nord-ovest e a sud-est di Roma si trovano quattro gruppi di antichi vulcani, i monti Volsini, Cimini, Sabatini e Albani, ognuno dei quali contiene uno o più laghi craterici, quelli di Bolsena, Vico, Bracciano, Albano e Nemi. A sud-est dei Colli Albani, i monti Lepini, Ausoni e Aurunci, spogli e spogliati, si estendono fino al fiume Garigliano, limite meridionale del Lazio. Fino alla fine del XIX secolo, gran parte della zona pianeggiante del Lazio era paludosa e malarica. Le grandi opere di bonifica in Maremma, nella Campagna di Roma e nelle Paludi Pontine all'inizio del XX secolo hanno portato al drenaggio e al ripopolamento della pianura e hanno trasformato l'agricoltura della regione. Il pascolo migratorio è stato notevolmente ridotto; grano, mais, ortaggi, frutta, carne e prodotti lattiero-caseari dominano ora nella pianura, mentre oliveti e vigneti ricoprono le pendici. I vigneti abbondano vicino a Montefiascone, sui Colli Albani e nei dintorni di Terracina e Formia. Civitavecchia e Gaeta sono i principali porti di pesca.